Jeet Kune Do o J.K.D., letteralmente «la via per intercettare il pugno», è un sistema di difesa personale ideato da Bruce Lee negli anni settanta.
Il Jeet Kune Do nasce dalla ricerca di un sistema versatile, semplice, che si potesse adattare praticamente a qualsiasi tipologia di avversario.
Si propone di scovare i principi che si nascondono dietro le tecniche per adattarli al nostro fisico e alla nostra attitudine mentale.
Lo studio si basa sul praticare la tecnica, capirla ed eliminare gli elementi non utili per noi: le tecniche vengono estrapolate da qualunque arte marziale, sport da combattimento e quant’altro sia utile utilizzare in un aggressione.
La S.W.A.T., S.E.A.L.S., l’F.B.I., la C.I.A., i nostri Nocks ricorrono ad esso.
ORARI :
LUN MAR E GIO 12,10
LUN E MER 19,30
MAR E GIO 18,40
VEN 17,50 JKD CIRCUIT
MATERIALE:
PANTALONCINO
T-SHIRT
GUANTI 10 OZ
GUANTI LOTTA
PARATIBIE
CONCHIGLIA
FASCE
PARADENTI
Escrima o Eskrima è il nome di un antico sistema di combattimento filippino, conosciuto anche come Kali o Arnis de Mano.
La particolarità che più colpisce dell’Escrima è che si comincia imparando ad usare le armi. Successivamente si passa al combattimento a mani nude applicando le tecniche, le famiglie di movimento e le tattiche di combattimento apprese con le armi, che nel kali sono bastone singolo, bastone doppio, coltello.
La parte sportiva del Kali è lo stick fighting in cui per combattere si indossano armature imbottite, protezioni per le mani e per gli avambracci ed un casco con una grata metallica.
ORARI :
LUN MAR GIO 11,20
MAR GIO 17,50 F.M.C.
LUN MERC. 20,20 F.M.C.
MATERIALE:
PANTALONCINO
T-SHIRT
BASTONE GOMMA
COPPIA BASTONI RATTAN
COLTELLO TRAINING
PARADENTI
Panantukan è una parola composta della lingua filippina tagalog.
Le parole che la compongono sono PANGIT (utilizzo) NG (delle) TUKAN (mani nude).
È un sistema di difesa personale a mani nude di origine filippina, solitamente viene insegnato insieme al Kali, l’arte marziale sempre filippina che insegna a trasformare qualunque oggetto in arma da difesa personale.
La tecnica assomiglia molto al pugilato moderno con le braccia raccolte vicino al busto ed i colpi tirati con il sistema Witik che in filippino significa frustato.
Questo è un metodo antico già usato oltre 100 anni fa: siccome i Filippini sono abituati ad avere sempre un coltello addosso, chi usava i pugni per difendersi non lasciava mai il braccio esposto ad una coltellata, a differenza del pugilato occidentale in cui, all’epoca, si usavano ancora le parate in blocco stile karate.
Proprio per questo nel Panantukan si insegna la difesa da coltello a mani nude ed il Dumog, l’arte filippina della lotta e della manipolazione.
ORARI :
LUN MAR GIO 10,30
MAR GIO 17,50 F.M.C.
LUN MERC. 20,20 F.M.C.
MATERIALE:
PANTALONCINO
T-SHIRT
GUANTI 10 OZ
COLTELLO TRAINING
CONCHIGLIA
PARADENTI
CHIN = Afferrare, Artigliare, Prendere, Catturare
NA = Tenere, Controllare, Trattenere
Chin Na si può tradurre come “afferrare e controllare”. Prendere nello stesso modo in cui l’aquila afferra il coniglio o il poliziotto cattura il malvivente. Oltre le tecniche di presa e leva che ne suggeriscono il nome, l’arte del Chin Na include anche le tecniche che utilizzano pressioni e anche percussioni. Le tecniche di presa controllano e bloccano le articolazioni o i muscoli e i tendini dell’avversario così che non possa muoversi.
Le tecniche di pressione sono usate per intorpidire o debilitare l’arto dell’avversario. Le tecniche di pressione e percussione sono spesso utilizzate sulle terminazioni nervose per causare dolore e incoscienza. Tutte le Arti Marziali contengono, anche solo in parte, tecniche di Chinna. Questo tipo di tecniche è molto utilizzato dalla Polizia cinese. Le tecniche di Chinna sono generalmente divise in cinque settori.
ORARI :
Info ARMA FP Fabio Piglia
MATERIALE:
PANTALONE LUNGO
T-SHIRT
Il Silat deriva dai movimenti adottati dalle arti marziali della penisola indiana e della popolazione araba che si insediò in Indonesia e Malesia verso il XIII secolo.
E’ caratterizzato da colpi devastanti, brutali, che sono efficaci e nello stesso tempo raffinati nella tecnica. Vengono usati colpi di pugno, mano, calcio, gomito, ginocchio, tutti con moltissime varianti, ma quello che caratterizza questo tipo di combattimento è l’uso di tecniche di rottura articolari ad impatto, spazzate e combattimento a terra.
Nel Silat si assumono spesso posizioni di guardia apparentemente contorte, ma che permettono l’esecuzione di colpi rapidi, potenti e spesso inaspettati. Tipica è la posizione accovacciata a gambe incrociate, detta anche Siloh, stabile quando si è a piedi nudi nella foresta umida e scivolosa, a cui spesso viene abbinato l’uso del caratteristico coltello (Karambit) usato su linee basse per tagliare i tendini degli arti inferiori, rendendo l’avversario inoffensivo.
ORARI :
Info ARMA FP Fabio Piglia
MATERIALE:
PANTALONCINO
T-SHIRT
GUANTI 10 OZ
GUANTI LOTTA
PARATIBIE
GOMITIERE
GINOCCHIERE
CONCHIGLIA
FASCE
PARADENTI
Il Sanda (o Sanshou) è lo sport di combattimento del Kung Fu.
Si combatte con molte protezioni sul corpo (guantoni, paradenti, caschetto, corpetto, conchiglia e paratibie) e sono valide una gran quantità di tecniche incluse le proiezioni a terra.
Sono vietati i colpi alle articolazioni, gomitate, ginocchiate e le leve articolari.
ORARI:
LEZIONE TEMPORANEAMENTE SOSPESA
MATERIALE:
PANTALONCINO
T-SHIRT
GUANTI 10 OZ
CONCHIGLIA
FASCE
PARADENTI